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Attraverso i nostri sensi, e le esperienze percettive che l'esercizio dei sensi produce in noi, diventiamo coscienti del mondo circostante e ne conosciamo degli aspetti precipui. L'esperienza percettiva - sorgente primaria di conoscenza del mondo-ambiente - è un fenomeno tanto familiare dal punto di vista della nostra coscienza immediata, quanto enigmatico dal punto di vista della riflessione filosofica e scientifica: cosa determina la nostra capacità di essere in contatto percettivo col mondo? Cosa determina il contenuto di una percezione? Cosa è la coscienza percettiva e come può produrre conoscenza "razionale"? Quali sono gli oggetti della percezione e che relazione c'è fra percezioni e credenze, fra percetti e concetti, fra esperienza e ragione? E di cosa siamo consci nelle esperienze erronee, illusorie o allucinatorie? Al crocevia fra scienze cognitive, filosofia della mente, semantica, epistemologia e metafisica, il tema della percezione continua ad affascinare i filosofi. Il libro di Diego Zucca discute criticamente i maggiori nodi problematici della filosofia contemporanea della percezione, proponendo nel contempo una teoria d'insieme e offrendo infine una ricostruzione storica della concezione aristotelica della percezione.